Salmi 10:17-18

O Eterno, tu dai ascolto al desiderio degli umili; tu rafforzi il loro cuore, le tue orecchie sono attente,  per far ragione all’orfano e all’afflitto, affinché l’uomo fatto di terra smetta d’incutere spavento.

Che grandiosa promessa in questo salmo!
Ma come si fa ad essere umili? Si può esercitare l’umilta? Qual è la sua fonte? E’ uno stato in cui ci si ritrova, oppure è una condizione materiale? Il Signore ascolta quelli che la praticano e la vivono. Il primo pensiero che mi viene per darle più significato è il suo contrario: presunzione, arroganza. Quanto devo lavorare su questo! Praticamente mi rendo conto che sono tutt’altro che umile in quasi tutti gli aspetti della mia vita. Non vivo in condizioni di umiltà, quasi mai. Gli orfani e gli afflitti, nella loro condizione sono ascoltati dal Signore. E’ un grande conforto questo. Benché io non abbia nessuna delle due condizioni, voglio cercare l’umiltà perché voglio che il Signore porga l’orecchio sulla mia vita e sul mio cuore.

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